“Recepiamo con positività e fiducia l’istituzione di una commissione di inchiesta sul gioco illegale che, agendo in modo complementare e sinergico alla commissione Antimafia, si focalizzi su misure a contrasto al gioco illegale, anche interrogandosi sull’efficacia delle misure introdotte negli ultimi anni o ancora in attesa di attuazione”. E’ quanto dichiara Moreno Marasco, presidente di Logico. “Mi riferisco – spiega in un’intervista all’Adnkronos – nel primo caso, al divieto di pubblicità, varato senza alcuna base scientifica, che non solo non ha prodotto i risultati sperati nel contrasto al gioco patologico, ma, ha addirittura concesso ulteriori spazi al gioco online illegale. Il divieto andrebbe quindi superato da una seria regolamentazione della pubblicità, riavviando il percorso virtuoso in materia, interrotto successivamente al cosiddetto decreto Balduzzi”. “Dall’altra parte – avverte Marasco – invece, ricordo che, pur essendo stato previsto da Decreto Fiscale 2019, non è mai stato attuato lo strumento del blocco delle transazioni internazionali, unico ostacolo concreto all’illegalità nella rete”. “E in conclusione – sottolinea – la Commissione parlamentare d’inchiesta potrà finalmente esprimersi anche sul progetto del nuovo bando di gara per le concessioni del gioco online, disinnescando così alcune potenziali criticità: non solo la drastica riduzione del numero di concessioni a meno della metà di quelle attualmente in corso, ma anche l’inedito e inappropriato meccanismo a base d’asta, a fronte di un corrispettivo di almeno 10 volte superiore i precedenti bandi di aggiudicazione. Dimezzare il numero dei concessionari, peraltro, significa indebolire la concorrenza e allentare le tutele degli utenti”. L’obiettivo pubblico coincide con quello dei concessionari: contrastare la ludopatia e migliorare la tutela dei consumatori. Sotto quest’ultimo punto di vista il gioco online legale può essere un modello per tutto il comparto: grazie alla tecnologia ed al controllo capillare che ne deriva, è in grado di sbarrare la strada al gioco dei minori, al riciclaggio e al gioco problematico. |